Dopo settimane di secco, la prima perturbazione seria lungo le Alpi doveva passare proprio durante il fine settimana lungo di San Marco ... a "rompere le uova" giustamente!
Per fortuna poi, a guardare bene le previsioni sulle varie località e ad avere un po' di idee di scorta, si può riuscire pure ad ingannare il maltempo e scoprire qualche bel posto nuovo.
Partiti con un netto ritardo sulla solita tabella di marcia, con il naso all'insù durante tutto il tragitto in macchina tra piove e non piove, siamo arrivati fino a Valpiana - in fondo alla Val Noana - poco prima di mezzogiorno.
Incamminati sotto le ultimissime gocce (giusto il tempo di scoprire che il mio ombrellino nuovo è rimasto distrutto dalla prima battaglia di neve della stagione), siamo entrati subito nel sottobosco umido d'acqua e di linfa nuova.
In effetti il bosco qui deve essere davvero ricco se i "giovani" abeti (rossi e bianchi) riescono a raggiungere altezze vertiginose (40-50m) ... o magari sarà l'aria buona della valle?!
Di certo anche alcuni faggi sembrano averne giovato (raggiungendo i 35-40m), ma quello che più di tutti sembra averne tratto benefici è un tasso, non molto alto in realtà ("solo" 15m), ma della veneranda età di circa 800 anni!
In effetti il bosco qui deve essere davvero ricco se i "giovani" abeti (rossi e bianchi) riescono a raggiungere altezze vertiginose (40-50m) ... o magari sarà l'aria buona della valle?!
Di certo anche alcuni faggi sembrano averne giovato (raggiungendo i 35-40m), ma quello che più di tutti sembra averne tratto benefici è un tasso, non molto alto in realtà ("solo" 15m), ma della veneranda età di circa 800 anni!
Con continui saliscendi tra ripidi costoni boscosi, poggi panoramici e radure ancora in parte innevate - sorprendedo (e sorprendendoci!) qua e là anche qualche gruppetto di caprioli - abbiamo ripreso la pista forestale poco prima della Pozza dell’Orso - con tanto di orso! (anzi, orsi ...) - e quindi siamo risaliti fino a Malga Coston de Val Stua (o Valstua di sopra) dove ci siamo concessi una bella sosta per mangiare qualcosa, beandoci della vista del vicino spigolo nord del Pavione e del gruppo delle Pale di San Martino, ma, soprattutto, godendoci il tepore di un sole così ... che, a guardare le previsioni, era davvero insperato!
Ridiscesi poi tranquillamente fino ad una vecchia baracca di boscaioli, abbiamo concluso in breve il nostro anello ... giusto in tempo per scendere a valle a comprare del formaggio per cena, che l'aria buona qui non fa bene solo agli alberi!
Ridiscesi poi tranquillamente fino ad una vecchia baracca di boscaioli, abbiamo concluso in breve il nostro anello ... giusto in tempo per scendere a valle a comprare del formaggio per cena, che l'aria buona qui non fa bene solo agli alberi!
A volte non serve andare chissà dove o fare chissà che imprese ... basta anche una piccola valle nascosta per emozionarsi e per scoprire delle grandi meraviglie della Natura!
Sentiero degli Abeti giganti della Val Noana
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