giovedì 19 aprile 2018

Segni d'AcquA


Acqua che va. Acqua che viene.
Acqua che Gira ...

L’acqua, elemento mutevole per sua natura, per lo yoga  si associa al secondo chakra, quello che regola anche le e-mozioni …
E in questo mio periodo di piccoli grandi cambiamenti, mi sembra davvero di non potere - o non riuscire - a star ferma un momento. Mi sembra quasi di esser stata risucchiata in un enorme vortice di energia. 
Proprio come in una centrifuga!

Ad ogni modo, già da tempo ho avuto modo di osservare ed apprezzare più volte come l’acqua possa essere un’ottima via di comunicazione.
Ogni volta che percorro un argine o un lungo fiume penso agli antichi viaggiatori, che, con ritmi ben diversi da quelli odierni, percorrevano lunghi tratti solitari, magari guidati a vista da lontano da qualche torre o campanile …
E allora anche in una domenica dal meteo incerto, basta inforcare una bike per “risolvere” la giornata che, seguendo le acque di qualche fiume, si possono scoprire di luoghi sorprendentemente vicini, ma a volte quasi sconosciuti.
 







E magari poi girano anche le nuvole portando lontano la pioggia, così che ci scappa pure un buon gelato ...

GiraMonticano+Livenza+Meduna+Livenza+Rasego+Monticano ... un tranquillo anello fai da te di poco meno di 60km tra le piste ciclabili attorno a casa.


martedì 10 aprile 2018

Solare


Quando dicevo che questo per me sarebbe stato un periodo di cambiamenti, non immaginavo certo quanto grandi sarebbero potuti essere!
Al lavoro, dopo quasi un anno di cantiere aperto, siamo prossimi al trasloco nei tanto attesi nuovi uffici. Però nel frattempo la direzione ha deciso di fare un restyling anche con il personale, così ho dovuto lasciare la mia storica postazione in prima linea per essere relegata tra le vecchie scartoffie in soffitta ... e così ora sto impazzendo per venire a capo delle nuove mansioni che mi sono state affidate.

Lavoro a parte, questo è un periodo piuttosto intenso, si avvicinano scadenze importanti ed arrivare al fine settimana per riuscire a tirare il fiato a volte non è sufficiente a recuperare un po' di forze. Anzi.
Certo che però, passare un fine settimana di sole a casa a dormire non è proprio da me, quindi almeno quel minimo sindacabile di attività dovevo concedermelo.
E allora la scelta va sulla bike, che anche se si parte tardi dà ancora il modo di fare un qualcosa, magari assaggiando - senza troppe pretese di dislivello - un po' di aria di montagna.
Prospettive nuove, che sicuramente invogliano a scoprire di più, anche se poi più che sognare ho finito quasi per dormire in sella ...







Alpago ciclabile. Controvento d'obbligo.
Ma magari la prossima volta l'allunghiamo pure un po' ...


sabato 7 aprile 2018

Corrente


In effetti erano un bel po' di mesi che la bike se ne stava in cantina a prender polvere ma, in previsione del ritorno della bella stagione, sembra tornata anche l'ora di riprendere a fare qualche giretto. Anche perché  c'è un certo progetto per cui dobbiamo cominciare a prepararci ...

Per ricominciare come si deve abbiamo deciso di sfruttare il fine settimana di Pasquaconchivuoi per rattoppare le camere d'aria, oliare le catene, ma soprattutto dare una bella scartavetrata al soprasella ...
A dire il vero, come prima uscita, l'idea iniziale era - forse - meno impegnativa, ma poi il meteo é venuto incontro al (mio) bisogno di riposo e così il sabato l'abbiamo dedicato al turismo in relax.




Ma alla domenica poi abbiamo recuperato eccome!
Lasciato subito dopo colazione il nostro B&B a pochi km fuori da Mantova centro, ci siamo subito immessi nella famosa ciclovia lungo il Mincio e, tenendo l'inconfondibile sagoma del Monte Baldo come riferimento, abbiamo fatto rotta verso nord.





Con le opportune soste - in particolare al caratteristico, ma fin troppo turistico per i nostri gusti, Borghetto sul Mincio  - abbiamo attraccato le nostre bike a Peschiera del Garda. Giusto all'ora di pranzo ...

 
 

Dopo aver debitamente pigreggiato al sole nella pausa postprandiale, abbiamo poi ripreso la via del ritorno.
Dribblando le famigliole in bici in fila per tre, abbiamo rifatto velocemente la prima metà del percorso - paesaggisticamente la più varia e piacevole - salvo poi cominciare ad esser frenati da un forte vento traverso.
Con in più la fatica che cominciava a farsi sentire, gli ultimi chilometri, in effetti, sono stati un po' difficili ... d'altra parte cominciare facendone quasi 80 direi che é già un buon inizio di stagione ...



Per Pasquetta invece ci siamo tenuti più leggeri...
La nostra idea era quella di fare un giro lungo le sponde selvatiche del Lago superiore del Mincio, in realtà, dopo un lungo e poco gradevole tratto sulla ciclabile suburbana, abbiamo riconquistato un po' di verde verso il Santuario di Grazie. Poi, finalmente, ci siamo (quasi) persi tra stradine ed argini, in un placido paesaggio dominato dai profumi intensi di campagna che, nonostante l'aria spesso familiare, per me è stato molto interessante a livello toponomastico: Rivalta, Sacca, Maglio ... nomi che richiamano immediatamente al fiume ed alle sue attività, naturali o umane che siano.








Completando quasi l'anello fino al nostro punto di partenza, dopo una dovuta sosta nel piccolo centro di Soave, abbiamo deviato verso la Riserva naturale di Bosco Fontana, un antica area planiziale, caratterizzato dalla Palazzina gonzaghesca incastonata nel centro.
Dopo averne percorso i tranquilli viali, rallegrati dai tuffi fulminei di migliaia di piccole rane lungo i rivoli d'acqua, abbiamo concluso in breve la nostra esplorazione rientrando verso casa.








Sono stati due giorni davvero intensi, una vera e propria salutare abbuffata pasquale, che ci hanno dato il modo di scoprire luoghi che, se pur conosciuti, possono svelare ancora molto della loro anima.
Prossima volta magari si torna anche per un Te ...