E così si
torna sul luogo del misfatto ...
Dopo una settimana lavorativa all'insegna di giornate di fine (?) estate davvero spettacolari, il bel tempo sembrava averci tradito proprio la domenica mattina.
Che, con me come capogita dal meteo ci si può aspettare di tutto ... ma che tutto d'un colpo, nel giro di una sola notte, si fosse passati al pieno autunno era davvero troppo!
Certo la bucolica Val Pesarina non ha perso il suo fascino nemmeno con il cielo grigio, ma in avanzo di sole ci speravo proprio ...
Ad ogni modo, non ci siamo persi d'animo e siamo partiti - davvero un bel gruppetto! - sempre con un occhio alle nuvole, ma ben determinati alla nostra meta. E siamo stati premiati.
Infatti, salendo velocemente, tra chiacchiere e risate, siamo arrivati al limite del bosco proprio mentre, con nostra gran gioia, il cielo cominciava ad aprirsi lasciando spazio ad un bel cielo azzurro ed assolato. Spettacolo!
Tempo di una breve pausa e poi via, con rinnovata energia, fino al
vicino attacco del Sentiero attrezzato Corbellini, praticamente un
praticello che termina a picco sul vuoto e dà accesso ad una stretta
cengia sul fianco della montagna. E così continua dentro e fuori dai
valloni, tra numerosi saliscendi, brevi tratti attrezzati su roccia,
ripide pale erbose assolate, passaggi tra la vegetazione per circa 4km.
Quanto
basta per arrivare in rifugio ben soddisfatti del bel percorso
panoramico, ma anche accaldati, affamati ed assetati ... tanto che, dopo
l'ultimo "balcone" da cui abbiamo finalmente avvistato il rifugio -
distante ancora una mezzora di cammino - il nostro unico pensiero ormai
era rivolto ad una bella birra fresca!
Ovviamente dopo la birra, ci siamo presi un po' di tempo extra per mangiare qualcosa di buono, mentre il resto del Gruppo - che la mattina era salito passando per Casera Mimoias - si incamminava scendendo per il Sentiero degli Sbilfs ... abbiamo fatto una corsa per raggiungerli! X-D
Il
Sentiero Corbellini - del cui ideatore porta il nome - è stato
realizzato quasi un secolo fa per mettere in comunicazione la Val
Pesarina con la conca di Sappada, con un appagante percorso ad anello.
Vista però la natura del terreno su cui si articola è soggetto a
ricorrenti chiusure. L'ultima volta è stato risistemato nel luglio del
2017 dai nuovi gestori del DeGa.
Che io non sia particolarmente "ferrata" è risaputo, ma devo dire che
dalla mia esperienza sui sentieri attrezzati è che spesso hanno dei tratti più insidiosi che non delle ferrate vere e proprie. Ad ogni modo, a parte un paio di passaggi esposti - e non assicurati - su terreno sdruciolevole, le difficoltà tecniche sono contenute, tanto che la maggior parte delle persone lo percorrono senza alcun tipo di assicurazione.
Noi, in quanto in escursione ufficiale CAI, l'abbiamo percorso tutti dotati di imbrago, set da ferrata e casco.
