mercoledì 30 maggio 2018

Crisalide


Ancora non ci posso credere ... !!!

Era il maggio 2007 quando ho fatto la mia prima vera escursione con il CAI. E sì e no che sapevo allacciarmi gli scarponi ...
O meglio, quelli sì - con tutte le paia che ho fatto fuori da ragazzina (con l'immancabile collezione di vesciche di ogni estate) - ma diciamo che in quanto a resistenza fisica e capacità tecniche stavo veramente a zero. Però è anche vero che da allora ne ho macinati di sentieri e di dislivello.
Che comunque arranco ancora, ma qualche piccola soddisfazione riesco anche a togliermela ogni tanto. Magari con un paio di mesi di studio intenso ...

Ho raggiunto un obiettivo importante, ma questo è solo l'inizio di una nuova avventura.



Cercando di ritrovare un po' di quella che ero - curiosa come una scimmia allo specchio che cerca di afferrare l'altra sé stessa - ho voluto ritornare su quegli stessi sentieri.












Se ci penso bene il 2007 è stato un vero e proprio anno di svolta nella mia vita - lavoro, amore, passioni - e quest'anno in generale - dopo aver chiuso già nel 2012 una difficile, ma forse anche necessaria, parentesi amorosa - ed oggi in particolare, inseguendo le infinite svolte lungo il mio sentiero, si chiude un po' anche il resto del cerchio ...

Quasi come allora, lungo le creste del Grappa ...



venerdì 25 maggio 2018

Fel(i)ci


A quanto pare il Vanoi quest'anno non ci è particolarmente propizio ...

Arrivare al fine settimana già al limite ultimo della stanchezza certo non aiuta, ad ogni modo, dopo esser arrivati all'attacco del sentiero nelle peggiori condizioni possibili, siamo riusciti ad intercettare la bella mulattiera di guerra che, tra verde del bosco e radure soleggiate, ci ha portato ad una prima malga e poi - dopo un tratto di forestale - su verso le vette, sicuramente invitanti se non fosse stato per quel po' di neve residua ed un cielo dall'aspetto sempre più minaccioso.
E così abbiamo ho rinunciato.
La forcella dove saremmo dovuti arrivare era lì a meno di mezz'ora di cammino, ma l'idea di un intenso piovasco o, peggio ancora, di un temporale, una volta ogni tanto mi ha fatto tornare indietro sui miei passi.
A malincuore, certo, soprattutto perché poi il meteo si è rivelato meno brutto del previsto, ma con le idee ben chiare della meta da raggiungere la prossima volta che torneremo.




















Anche nelle giornate più svogliate alla fine una boccata d'aria montana riesce comunque a regalarci qualche buon motivo per essere comunque felici: una bella mulattiera nel bosco, l'infinità di felci presenti ovunque, i giochi di luce tra le nuvole cariche di pioggia ... e lo schivare la pioggia!

mercoledì 16 maggio 2018

Marce ridotte e Tempi stretti


Ebbene sono ancora viva. O almeno mi pare ...
Sì perché magari fosse vero il detto "Aprile dolce dormire" ... che, come se non bastassero i nuovi incarichi al lavoro, come al solito sono riuscita a trovarmi qualche altro impegno extra ... così, giusto perché mi avanzavano ore di sonno in più!

Di certo nel frattempo non me ne sono certo stata con le scarpe in mano, anzi, siamo riusciti ad approfittare delle festività per fare anche qualche uscita extra.

Tanto per cominciare il fine settimana prima del 25 Aprile siamo tornati ad Arco per gli Adventure Award Days e stavolta ci siamo pure organizzati a dovere per fare un paio di bei giretti in bike lungo la Valle dei Laghi: il sabato in su fino al Lago di Toblino, rientrando poi per il Lago di Cavedine e per le roventi Marocche di Dro (con tanto di visita alle impronte di dinosauri), invece la domanica, dopo la mattinata passata ad andar per erbe, siamo scesi fino alle rive del Garda (anche se poi siamo scappati quasi subito per colpa dei troppi turisti).
Molto interessanti anche gli eventi organizzati per il festival, tra cui l'imperdibile serata con Emilio Previtali (e Simone Moro) ...






















Mercoledì 25 Aprile, in mancanza di idee alternative, ci siamo aggregati agli amici con l'idea di una ricognizione da fare in quota in zona Casera Razzo e, certo ci si aspettava di trovare neve, ma quando siamo arrivati all'ipotetico punto di partenza non si vedeva altro che bianco!
Fortuna che, parlando anche con la gentile gestrice del rifugio Tenente Fabbro, abbiamo trovato subito un'alternativa.
Così, ciaspe ai piedi, siamo saliti prima a Casera Doana e poi, invogliati dalla vicina cima, non contenti, ci siamo fatti una discreta ravanata fino alla vetta del Col Rosolo.
Anche la discesa non è stata proprio così scontata, ma abbiamo trovato lo stesso il modo di divertirci.
E poi per il pranzo abbiamo approfittato di una torretta panoramica per gustarci le nostre uova sode - variante in omaggio alla tradizionale frittata - oltre che al paesaggio.
Erano un po' di anni che non facevamo il 25 aprile con le ciaspe e, sebbene avessi già fatto il "cambio armadio" già da un mese, devo ammettere che è venuta fuori una bella ciaspinistica per concludere al meglio la stagione!



















Anche per il ponte del 1° Maggio gli impegni non sono di certo mancati.
Il sabato io e la Comare siamo andate a fare una ricognizione in zona Moggio.
La partenza è stata un po' avventurosa ... entrambe le volte ... e, anche se all'inizio non sapevamo nemmeno cosa aspettarci, visto che si trattava di un'escursione proposta da altri, poi il percorso si è rivelato davvero bello, molto vario e ricco di spunti interessanti. La natura rigogliante delle valli nascoste e l'incanto dei borghi dimenticati, alla fine ci hanno conquistate!
Certo in bassa quota abbiamo patito un po' il caldo, ma poi abbiamo ben trovato il modo di ristorarci ...








































La domenica, invece, con l'altra mia Capa, siamo andate in palestra di roccia ad Erto con gli istruttori della Scuola della nostra Sezione per un aggiornamento ... e davvero se ne impara sempre una di nuova!






E, per concludere in bellezza, il 1° Maggio ho festeggiato l'anniversario della mia prima ciclabile!
Infatti esattamente cinque anni fa - quando queste pagine (quasi) non esistevano ancora - in sella ad una improbabile biciclettina, ho affrontato un tratto della Alpe Adria per la prima volta e, nonostante la fatica ed un certo "disagio", me ne sono subito innamorata.
Quella volta facevo da cavia alla proposta di cicloescursione - la prima ed al momento ancora unica - per il programma delle attività sezionali e poi ho avuto modo di percorrerne altri tratti, ma, da allora, mai avrei pensato che avrei fatto così tanta strada ... con le due ruote!
La cosa bella è che ogni volta è diversa, vuoi per la zona, vuoi per il meteo (o poco o tanto sempre sul piovigginoso), vuoi soprattutto perché i lavori di sistemazione e congiunzione tra i vari tratti sono ancora in corso.
Certe volte ci sarebbe quasi il rischio di perdersi senza la giusta guida ...














Ad ogni modo, in attesa di vedere come andrà la nuova avventura, si ricomincia con gli impegni e le uscite sezionali dell'estate ...

Sicura?!

"disabitato abitato"


... e nonostante tutto continuo a chiedermi perché non posso fare a meno di complicarmi la vita!

Tu as volut la bici clete ? ... E cumò pedale!