martedì 24 novembre 2015

FaReMo ...


C'è sempre chi dice faremo, fa remo, fa-remo ...
Sarà ... ma io questo Remo devo ancora conoscerlo!
E chissà perché poi mi ritrovo sempre mille cose da coordinare, scrivere, verificare, selezionare, scaricare, rinominare, calcolare, correggere, inviare per tutti ... per poi arrivare con quello che devo fare io regolarmente all'ultimo minuto (e magari sentirmi pure dire che sono in ritardo).
GRUNFFF!!! 

Che se poi in giro dovete copiare paro paro quello che ho scritto io, almeno fatemi il favore di correggere gli errori di battitura. Santapiccozza!



Ad ogni modo, una domenica - anche se soleggiata, anche se appena innevata - da marmotte ci voleva per recuperare un po' di sonno.
Devo ammettere però che camminare in pianura mi fa uno strano effetto ... 


mercoledì 18 novembre 2015

Mula?!


Io che mi sono abituata ai suoni taglienti del friulano, a sentire i triestini - giuliani - faccio un po' fatica ad orientarmi ... Se poi ad una parlata che sembra sempre che rida, si uniscono suoni teutonici, slavi ed orientali, davvero non capisco più nulla!
D'altra parte siamo in un luogo di confine ...

A parte l'approccio linguistico non proprio immediato, Trieste ha un fascino esotico mitteleuropeo, nel senso che dà la sensazione di trovarsi tra i palazzi entro il Ring di Vienna, solo che affacciati sul mare ...
Il clima che si respira in città è rilassato ma allo stesso culturalmente vivace, probabilmente dovuto anche alla multienticità degli abitanti.
D'altra parte siamo in un luogo di incontro ... 










Dopo il veloce assaggio - in tutti i sensi! - di questo fine settimana, direi che val bene ritornare per (ri)scoprire anche il resto della città.


Grande


Guerra. Una parola che, come una tromba, in questi giorni scuote gli animi ...
Che se una Guerra diventa Grande, può esserlo solo per il numero dei morti.


Questo fine settimana abbiamo dedicato due lunghe giornate - tra Trieste e Carso - alla conoscenza e al ricordo della Prima Guerra Mondiale.

Sabato, dopo una incredibile mattinata passata ad ascoltare Enrico Camanni - uomo di montagna - e Paolo Rumiz - uomo di confine - che già da soli sono stati un'epifania, c'è stato un ancor più intenso pomeriggio trascorso a sentire altri relatori di competenza varia.





Domenica invece abbiamo portato i nostri passi - e i nostri pensieri - lungo le trincee.
Alcune appena sopra il porto di Monfalcone che, dopo esser passate in mano italiana, finirono quasi subito per restare lontane dal fronte e che quindi sono rimaste in buono stato di conservazione.
Altre, invece, il cui nome suscita ancor oggi un profondo sentimento di cordoglio, come quelle del Monte San Michele.








  

 





Come "intermezzo" una pausa al Parco Ungaretti a Castelvecchio di Sagrado ... perché non di solo pane vive l'uomo ... ma anche di Poesia.





Per chi pensa acora che la Storia possa - o debba - ancora servire a qualcosa ...



... e questa è l'uscita di domenica vista da Dario ...


lunedì 16 novembre 2015

Presa di CoscienZa - Still Life



Interno triestino. Fermo immagine, nessun rumore.
Mentre il resto del mondo sembra esser trascinato dalla Bora ...


mercoledì 11 novembre 2015

San Martino


... perdersi lungo rettilineo causa nebbia? ce l'ho!

A quanto pare l'estate di San Martino è finita domenica, almeno in pianura. E ora si recupera tutto il (pessimo) meteo stagionale in arretrato ...
Per festeggiare stamattina ha fatto il botto persino la caldaia!   :-S

Per fortuna domenica - nonostantetutto - abbiamo fatto una bella scorta di caldo e di sole. Quello che ci vuole per i momenti freddi e bui - e pure umidi! - dell'inverno ...



 




Solo che a volte mi sento come se tutta questa nebbia ce l'avessi dentro ...

Malga Cimònega


venerdì 6 novembre 2015

Mani fragili


Ricordo che la osservavo manovrare la corda per un paranco e si vedeva che era a disagio, neanche fosse una interrogazione di fisica ...
Ricordo che guardavo le sue mani e che mi sembravano tanto delicate, fin troppo per una alpinista.
E ho sorriso.
O meglio, forse da fuori era una smorfia congelata nel freddo di una primavera che tardava ancora a scaldare giù in fondo alla Val Gallina ... ma dentro no. Dentro scaldava eccome.
Perché ce ne vuole a spiegare i paranchi, così davanti a tutti ... e non perché effettivamente si trattava di una lezione di fisica.
E nemeno per le sue mani che erano così delicate ...


Che ironia ... Proprio nei giorni scorsi leggevo un articolo sull'educazione alla morte.
Un bel articolo, scritto bene, in cui si esprimono delle idee - secondo me - pienamente condivisibili.
Forse oggi ancor di più.
Ovviamente mentre lo leggevo il pensiero non poteva non andare a Mirko. Ma poi anche a Simone, Marco e Francesca ...
Il fatto è che, anche nel caso in cui la meditazione sulla morte potesse effetivamente accrescere la gioia di vivere, l'angoscia della perdita di un amico comunque continua a pesare.
Purtroppo sembra essere una di quelle cose da dover portare sempre con sé stessi, nello zaino ...
Che amara ironia però ... 


Ciao Sara ...

martedì 3 novembre 2015

Riding the Wind


Lungo le creste, per tracce selvatiche, non c'è nemmeno una nuvola ...

 

 




















Ci si sente davvero liberi cavalcando il vento selvaggio!

Guslon - Castelat -Cornor