mercoledì 27 settembre 2017

Come Thelma & L...





Due pazze scatenate in missione speciale. Ma sempre pronte all'avventura.

Davanti ai centri commerciali sfrecciamo via infastidite verso i piú deserti campi, ma appena vediamo un colle, un borgo antico ove vestigio human l’arena stampi andiamo subito in brodo di giuggiole ...


Ma pur sí aspre vie né sí selvagge
cercar non so ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co’llui.

giovedì 21 settembre 2017

Crederci e (ri)Trovarsi


Continuano (e continueranno) i fine settimana PIEEENI ...

Tanto per cominciare la casa aveva bisogno di una "sistematina" - visto che sembrava fosse stata investita dalla furia di un'orda barbarica - ciò nonostante ho voluto ritagliarmi un mezzo pomeriggio libero per fare un giretto al Pordenonelegge.
Come sempre scelgo in largo anticipo gli appuntamenti a cui mi piacerebbe partecipare, però quest'anno - dopo una prima interessantissima ( ZZZZZ ) dissertazione sulla storia dei Cimbri nell'Altipiano di Asiago, con inaspettati risvolti legati al periodo della Controriforma - ho incontrato una mia ex collega amicae da lì, in breve, tutti i programmi sono andati ...
Ma in fondo è anche bello così: divertirsi tra amiche lasciando spazio all'improvvisazione!

E comunque ne ho approfittato anche per portarmi a casa qualche libro in super offerta speciale ... un bel poker di K!


 




E poi domenica altra sveglia infame ... anche quest'anno il dovere chiama!
Trovare i "pochi ma buoni" stavolta non è stato così semplice - meteo e orari sono stati buoni deterrenti - ma alla fine siamo riusciti ad arrangiarci da soli - ovviamente - anche stavolta.

Grazie al cambio autista alle 7 spaccate - in laaargo anticipo - eravamo in centro ad Asiago per la colazione. E il tempo sembrava anche promettere bene.
Peccato che poi, instradati oltre il confine trentino, il cielo fosse sempre più scuro e minaccioso. Tanto che a metà strada ha cominciato a piovere (pure con gocce ghiacciate).

Una volta arrivati all'appuntamento - in prefetto orario noi, in ritardo quelli del paese vicino ... - abbiamo atteso che arrivasse il promesso miglioramento meteo per metterci in cammino.
Certo poi l'uscita non è stata delle più memorabili. O meglio, lo è stata ma non esattamente in positivo: chi guidava il gruppo ha voluto stringere i tempi per rispettare gli orari del programma (cosa non strettamente necessaria) perdendo così il vero valore dell'uscita - che, oltre all'approfondimento degli elementi storico-naturalistici del percorso, credo sia soprattutto quello di far incontrare delle persone unite da una stessa passione - e lasciandoci solo pochi momenti per apprezzare la bellezza del luogo e la vista dal e del Forte Spitz Verle di Cima Vezzena, assolutamente suggestivi anche con le nuvole.

Comunque è stato bello conoscere qualcuno con cui scambiare un po' di idee sulla Montagna (non so perché poi mi abbia pure ringraziato di aver ascoltato le mie farneticazioni) e avere l'immancabile piacere di ritrovare amici "nuovi e vecchi".
Quest'anno poi, in previsione del mal tempo che quasi non c'è stato (la pioggia l'abbiamo presa tutta noi alla mattina!), invece della sfilata all'aperto abbiamo assistito ad un concerto indoor del coro Amici dell'Obante che - anche se non ne capisco niente di musica - è stato davvero spettacolare.
















Ahh ... a pensare a quanto sarei rimasta bene a casa a dormire ...
A volte mi chiedo se tutto questo da fare porti a qualcosa di concreto o se si finisca solo per raccontarcela tra di noi ... ma in fondo, a vedere in quanti partecipiamo a questi incontri, forse non sono la sola a voler credere di poter fare qualcosa di buono per il futuro.

martedì 12 settembre 2017

AcQuA


E i progetti in corso poi diventano impegni ...
E davvero certe volte sembra proprio che le domeniche (e i sabati) in un anno non siano mai abbastanza per riuscire a far tutto!
E che poi, dopo mesi e mesi di secco, ci si debba pure mettere a far la cabala con i vari bollettini meteo ... beh, tanto vale darsi coraggio e partire lo stesso!


Tanto per cominciare, sabato - giù il gettone e si va in alto! - abbiamo ritrovato un po' di amici in quel del Montasio, sotto una cappa di nuvole grige che si erano mangiate tutte le cime attorno.
Stavolta devo dire che la giornata, a parte un intervento soporifero, è trascorsa piuttosto velocemente ed il dibattito sulla Montagna - anche con chi, con la montanità e le sue difficoltà, ha da farci i conti tutti i giorni - è stato molto interessante e ricco di spunti.
Peccato solo che alla sera abbiamo dovuto lasciare l'allegra combriccola per un altro appuntamento ...








Infatti domenica - altro giro altra corsa! - io e la Comare - l'inseparabile duo - eravamo capegita per quella che era stata l'escursione presentata all'esame un paio di anni fa ...
Un paio di anni che aspettiamo. E piove!!!

Certo, la ragione avrebbe suggerito di annullare tutto e ciao! ma niente, a dire di rinunciare la Comare non ci sentiva proprio!
A dire il vero, anche se non era proprio la giornata da vetta, la speranza era quella che la pioggia - che, anche se poi non ha mai smesso, non era di sicuro quel diluvio che avevano previsto - ci desse un minimo di tregua per poter sfruttare almeno uno dei possibili piani di riserva.

E così alla fine eravamo ben in dieci pazzi dementi temerari alla partenza: due per forza (anche se io speravo di poter tornarmene al calduccio sotto alle coperte in pochi minuti), una per solidarietà e gli altri bh?! a quanto pare di starsene a casa davati alla tv non ne avevano proprio voglia ...
Dopo aver fatto colazione in tutta calma, abbiamo raggiunto in auto il rifugio - dove se non altro ho fatto la mia spiega di prassi - ma, dopo un altro giro di chiacchiere e caffé, visto che non accennava minimamente a smettere, abbiamo deciso di andare a fare lo struscio in centro a Cortina.



Veramente prima di fare un breve giro per il centro - e sembrerà impossibile ma per me era la prima volta! - me li sono trascinata tutti al museo - neanche a dirlo! - però dopo questa dose extra di cultura, poi ci siamo pure consolati tutti con un buon pranzo ...


 





Ed ora confidiamo nel ritorno del bel tempo. Almeno durante i sabati e le domeniche ...

martedì 5 settembre 2017

Fruts e Sbilfs


A dire il vero il programma per il fine settimana era di più ben alto livello, ma il passaggio di una grossa perturbazione sulle Alpi ha portato in regalo temperature invernali accompagnate dalla prima neve della stagione - e speriamo che questo sia un buon auspicio - che ci ha costretti a rinunciare all'ultimo momento ...
Ma poco male, di destinazioni alternative se ne trovano sempre anche per giornate dal meteo incerto. Anzi, magari sono proprio le occasioni giuste per tirar fuori un'idea di scorta.

E infatti, anche se in versione molto - ma mooolto! - turistica, ne ho approfittato per proporre di andare "ai Piedi delle Carniche" a dare un'occhiata al rifugio De Gasperi.
Per gli amici semplicemente DeGa

Certo, con un meteo così poco invitante, ho dovuto tirar fuori qualche asso per stanare gli uomini ...
Serviva qualcosa che potesse stuzzicare il loro interesse ... ma in fondo non è stato difficile: mi è bastato promettere l'avvistamento di qualche sbilf, qualche folletto, lungo il sentiero ai fruts, ai piccoli, e una buona mangiata (in fiducia) al rifugio ai più grandi.



 

 


Anche se c'erano degli alberi che davvero non avevano bisogno di altre "aggiunte" per sembrare di potersi muovere e parlare da soli, di sicuro i ragazzini si sono divertiti a cercare nel bosco qualche sguardo curioso o qualche altro personaggio strano, oltre che anche a farsi gli agguati da dietro ogni possibile angolo del sentiero.
Come se non bastasse, poi in rifugio hanno trovato un altro piccolo amico, un fantulin chiacchierone e vivace come uno sbilf, che non gli sembrava vero di avere qualcuno con cui giocare e così se li è portati a scoprire tutti gli angoli del "giardino" di casa.




Di sicuro anche noi grandi siamo rimasti molto soddisfatti del bel posto, pieno di spunti per future escursioni, e del pranzo, semplice ma davvero saporito, e poi abbiamo (ho) avuto anche modo di conoscere di persona Omarut, che ci ha raccontato un po' della sua prima esperienza come rifugista al DeGa e soprattutto dei problemi dovuti alla mancanza d'acqua.

Come giornata è stata molto piacevole e tranquilla (per qualcuno pure troppo!), tanto che alla fine ce la siamo presa talmente comoda che siamo riusciti perfino far troppo tardi per allungare ad anello il sentiero di ritorno ...
A me è andata anche bene così, visto che non ho sforzato troppo il piede ancora dolorante, ma non vedo l'ora per tornare per scoprire gli altri sentieri in zona: in fondo questa era giusto una ricognizione in vista di giornate dal meteo più promettente ... e di sicuro non mancheranno!!!

venerdì 1 settembre 2017

Granit-A


Finito agosto, finita l'estate!
Come è scattata la mezzanotte sul 1° settembre un anticipo di autunno si è intromesso di forza e a quanto pare ha deciso di tenerci compagnia per buona parte del fine settimana.
E tipo che poi lunedì ci sarà di nuovo un sole splendente ...
MMMHH ... Meglio ripensare ai bei giorni della settimana scorsa, quando ancora si poteva prendere un mercoledì mattina e decidere di andare a farsi un giro in montagna senza tanti pensieri.

E infatti, rientrati a casa dalle Marittime, abbiamo deciso di approfittarne per farci altri due giorni in quota tra le montagne che più gli assomigliano da questo lato delle Alpi: i Lagorai.
Che poi  - a me che ho imparato a camminare tra dolomie e calcari grigi - mica l'ho ancora capito da dove "mi è partito sto fotone" per le rocce granitiche ...

Come al solito siamo partiti da Malga Sorgazza, dove, purtroppo, sapevamo già che, dall'ultima volta che c'eravamo passati, dopo anni di impegno e resistenza a qualsiasi condizione (atmosferica), i tenaci gestori ferraresi avevano fatto fagotto - cane, gatto e tacchini killer compresi - e lasciato la malga. Non so se sia stato l'abbandono di un sogno - temo! - oppure un semplice trasloco - spero ... - ma pensavamo pure che in pieno agosto ci fosse qualcuno a gestirla. Invece era desolatamente chiusa.

Così, ingranata la marcia, dopo aver sfacchinato su per il Bualon sotto un sole impietoso, abbiamo raggiunto lo splendido Rifugio Brentari. Giusto in tempo per le nuvole!










La mattina dopo siamo partiti di buon'ora per salire la subito la vicina Cima d'Asta.
Desiderata da parecchio tempo sia da me che dalla Comare - che poi me ne ha dette pure di tutti i colori per averla fatta senza di lei - ma alla fine "conquistata" con talmente tanta facilità che quasi non mi è parso vero ...









Peccato che poi, già che c'eravamo, ho insistito per fare il Giro del Zimòn completo ...
Che in realtà è stato molto bello, nonostante qualche cengetta erbosa non proprio turistica e le sei ore di saliscendi da una forcella all'altra - tutte su gande, a parte la suddetta cengia - che ci vogliono (mediamente) per completarlo. Senza contare un'ora in più per fare la cima ...
Ma quando imparerò a non farmi prendere da certi entusiasmi?!
Unica nota negativa è che, quasi a metà giro, ormai ben in vista del Lago del Bus, il punto più basso dell'intero percorso, sia riuscita a metter male un piede e prendermi una storta ...   :-(
Neanche a dirlo, la cosa non mi ha fermato, anche se poi ovviamente l'arrancamento si è man mano sempre più accentuato. Anche perché che, dopo una doverosa quanto breve pausa rinfrescante in rifugio, c'erano quasi altre tre ore di cammino per tornare all'auto!












Ad ogni modo, anche se poi mi sono dovuta fare gli ultimi giorni di ferie in riposo forzato, ormai - caviglia e meteo permettendo - sarei già pronta per ripartire !!!