venerdì 27 febbraio 2015

Una brava ragazza


Una volta ero una persona tranquilla. Giuro!

Quando non ero arrampicata su per qualche albero (o meglio giù, dannata forza di gravità!), a sbucciarmi qualche arto con indosso i pattini (frena!) oppure giù per qualche scalinata in bicicletta (e ho ancora tutti i miei denti, io!), i miei passatempi preferiti erano leggere, disegnare e ricamare.
Beh ... diciamo abbastanza tranquilla, ecco.

Ma ora. Forse è vero che invecchiando si peggiora ma ... se ci si mette pure qualche Istigatore!!!

Adesso con una giocattolo del genere sotto il   ****   non so cos'altro ancora potrò combinare (rompermi qualche osso? molto probabile!) ...


mercoledì 25 febbraio 2015

Menzione speciale


Dopo l'accoglienza del Rifugio Chiggiato mi sembra dovuta ...

Era la prima volta che ci andavo ma sono rimasta piacevolmente colpita sia dall'ambiente (che con il bel tempo dev'essere a dir poco spettacolare), sia per l'accoglienza, la cortesia e la semplicità dei gestori (cagnolone masticabastoncini compreso!), sia per il rifugio stesso rustico, ma molto confortevole.
Diciamo che il peso degli oltre mille metri di dislivello dalla valle spariscono in fretta quando si arriva qui ... specie se poi ti presentano delle vere delizie!

  
Rotolo-gnocco con prosciutto e spinaci: mi sono fatta dare la ricetta ...   ;-9


Sicuramente un luogo dove ritornare!

martedì 24 febbraio 2015

Il sole sorride agli audaci


O meglio: il sole arriva anche per quei pazzi che, in una domenica di pioggia (e con un meteo per nulla promettente), invece di girarsi dall'altra parte nel calduccio di loro letti, si ostinano a prendere ciaspe e bagagli per andarsene in cerca di nuovi sentieri ...
Che forse saremo veramente dei pazzi a non arrenderci ai giorni grigi del resto della settimana (anche quando fuori c'è un sole da far rabbia) e andare ad inseguire sogni e nuvole, ma non potrei vivere diversamente ...




















Luoghi di sogno e di favola lungo i sentieri del Rifugio Chiggiato

martedì 17 febbraio 2015

Mascherina ti conosco!


Un decina di anni fa forse anch'io mi sarei rifiutata di mettermi in maschera ...

Venerdì sera, in sede di sagra (ovvero: alla sagra del quartiere che si tiene nei locali della nostra sede), è partita l'idea ... e ovviamente quando mi metto una cosa in testa poi difficilmente rinuncio.
Quindi recuperate delle maschere sabato all'ultimo momento, domenica mattina sono uscita di casa con la mia già infilata in testa (fortuna che per la strada che faccio è raro incontrare qualcuno) e, dopo aver distribuito adeguatamente le altre, l'ho tenuta durante tutta l'escursione (veramente l'ho tolta solo quando sono rientrata a casa).
Forse una volta ero più seriosa, o almeno non ero il tipo che prendeva iniziative del genere.
Anche se mi sono sempre piaciute le feste - e magari davo volentieri anche una mano dietro le quinte - poi mi guardavo bene dal mettermi in mostra. Piuttosto, a dirla tutta, spesso guardavo pure con una certa disapprovazione chi era troppo estemporaneo o si rendeva protagonista di scenette ridicole ...
Non che io sia cambiata fino a tal punto - mantengo ancora il mio senso del pudore e non mi piace chi diventa volgare o calca troppo la mano (e poi, come si dice, lo scherzo è bello se dura poco) - ma ad ogni modo credo di aver sviluppato un lato pubblico che sa mettersi in gioco - in tutti i sensi -  un po' più che non nel passato.

Semplicemente ho capito che prendere troppo sul serio sé stessi - come qualsiasi altra cosa - non affatto è divertente. O almeno non aiuta a rendere la vita più leggera.


Questa domenica la meta in programma era il Rifugio Fonda Savio ma poi, verificate le condizioni della neve e viste le previsioni meteo abbiamo deciso di ripiegare su una meta più sicura.
Così, come altri  gruppi di escursionisti e soprattutto scialpinisti, ci siamo addentrati su per l'ampia e tranquilla Val Popena.
Purtroppo salendo il mal tempo ci ha lasciato appena intuire il panorama e poi, una volta arrivati in quota, abbiamo mancato entrambe le due possibili mete a causa dell'infittirsi della nebbia. Se non altro, scendendo abbiamo potuto godere anche di qualche squarcio d'azzurro e, tutto sommato, si è trattata di un'uscita molto piacevole, senza troppe pretese ...
Sicuramente da ripetere in una giornata di sole.

















Con tutte le nostre tenute colorate alla fine sembravamo davvero in costume da Carnevale e, a quanto pare, la mia iniziativa ha avuto pure un discreto successo ... c'è già chi propone per l'anno prossimo di organizzare un'uscita tutti in maschera!

lunedì 16 febbraio 2015

Fondo (schiena)


... ma ovviamente anche di faccia, stesa lunga a terra a mo di pelle d'orso ...

Questo sabato mi sono lanciata in una nuova avventura: gli SCI.
L'ho sempre detto chiaramente: mai avvicinato uno sci in vita mia ... o almeno fino ad ora!

In realtà era già da un po' che volevo provare il fondo: le piste da sci non mi interessano minimamente, file di gente e discese ripide non fanno certo per me, ma, ormai che ho preso confidenza con la neve, ero curiosa di provare un'attività diversa dalle ciaspole.

Parlandone con gli amici già cominciavano i primi dubbi: stile classico o skating?
Classico: stai quasi sempre nei binari e ti spingi a braccia.
Praticamente, una volta trovato l'equilibrio, sembrerebbe essere un'attività a prova di imbranato.
Pattinato: lo dice il nome ... un po' più complesso a livello tecnico, ma potenzialmente di maggior soddisfazione.
Al che ricordo che, quando ho imparato io, c'erano i pattini con le quattro rotellone gialle accoppiate. E soprattutto che sono passati quasi quindici anni dall'ultima volta che ho messo un paio di pattini, nella mia unica e sola esperienza con le lame da ghiaccio.

Ad ogni modo, vista la nostra completa ignoranza in materia, abbiamo deciso di cominciare con il pattinato.
Ed ovviamente fin da subito si è notata una diversa predisposizione alla pratica ...
Lui: come lo metti sta.
Io: mettimi come ti pare che tanto non c'è verso.
Poi la cosa più divertente è che non ci sono freni a cui aggrapparsi, ma si deve riuscire a frenare coordinando il movimento di tutto il corpo.
Per prima cosa si deve stare morbidi sulle ginocchia, poi  f o n d a m e n t a l e  è imparare lo spazzaneve ... al che bisogna inclinarsi in avanti portando il peso su tutta la pianta del piede, spingere sulle lamine interne e nel contempo allargare le code degli sci come per spazzare via la neve alle proprie spalle senza però incrociare le punte davanti.
Decisamente troppe cose assieme!

Forse tentare da subito con il pattinato non è stata la scelta ottimale per me, magari la prossima volta con la tecnica classica avrò qualche soddisfazione in più ... ma nonostante i timori, le cadute, lo sconforto di non riuscire e la conseguente tentazione di buttare tutto all'aria, ho deciso che di sicuro non mi arrendo!

- by MadGoat -

Il mio ringraziamento va alla santamaestradisci che nella sua giovane carriera deve sicuramente aver vissuto momenti migliori ...

lunedì 9 febbraio 2015

Ciaspe al vento


Ovvero di come da splendida giornata di sole ci si possa trovare in mezzo ad una bufera di vento (e neve) ...

Se non altro scendendo per il sentiero nel bosco abbiamo potuto usare anche le ciaspe, cosa che nelle tiratissime piste attorno a Pratopiazza e Vallandro è praticamente impossibile.

La cosa positiva delle ricognizioni è che si è in pochi e ci si può concedere di fermarsi a discutere di cembri e cirmoli, un buon pranzo in rifugio e quattro chiacchere con la gestrice, oppure cambi di programma all'ultimo momento senza che nessuno si lamenti che fa freddo, che è tardi, che la montagna pende e via dicendo ...

Alla fine sono sempre belle avventure, nonostante qualche piccolo intoppo ... tipo arrivare già ben temprati al freddo grazie al viaggio con il quasi indistruttibile pulmino CAI!






























Ponticello, Pratopiazza,Vallandro e Stolla