lunedì 26 gennaio 2015

Stelle ... luna e sole


Con la testa dura che ho (un po' meno le dita dei piedi) non potevo non ostinarmi ad andare in montagna anche vedendo le stelle praticamente ad ogni passo ...




















Luna&Sole al Rifugio Vazzoler

mercoledì 21 gennaio 2015

Buona la prima! (ma anche la seconda)


Finalmente abbiamo fatto la prima ciaspolata della stagione!
Certo, anche all'aggiornamento ARTVA avevamo le ciaspe ai piedi, ma direi che non conta proprio come escursione ...

Grazie ad una fugace perturbazione di sabato notte finalmente abbiamo avuto abbastanza neve che valesse la pena di andare a pestare.
Quasi nello stesso momento in cui scendeva la neve correva frenetico il nostro tamtam per organizzare l'uscita.
E nonostante ciò alla domenica mattina ci siamo ritrovati che il numero di partecipanti (dopo la telefonata delle 07:05 direi che con la Comare ormai c'è un vero e proprio caso di telepatia) e la destinazione erano ancora da definire, ma alla fine l'ho spuntata con lo Spiz de Zuel e così siamo partiti ...

Recuperati un po' di escursionisti per strada e fatta colazione con molta calma, al nostro arrivo all'attacco del sentiero, lo Spiz da una parte e il San Sebastiano dall'altra sembravano anche prometter bel tempo, invece quelle che convincevano meno erano le nuvole scure sulla Moiazza, il cui nome - abbiamo imparato bene sulla nostra pelle - è tutto un programma.
Sullo Spiz de Zuel (o Agnelessa) ero già stata qualche anno fa, verso la fine della mia prima stagione invernale, e la ricordavo come un'uscita tranquilla e piacevole anche se, quella volta la giornata era stata parecchio nuvolosa ed il panorama visibile dalla vetta minimo, così, viste le previsioni di questo fine settimana, contavo vivamente di potermi rifare ...
Salendo la stradina nel bosco fino alla Casera della Grava siamo invece passati allegramente da sole caldo a nevischio più volte, mentre durante il secondo tratto di sentiero le nuvole in movimento - accompagnate da vento freddo ed una leggera nevicata - hanno dominato il panorama.


Sebbene il meteo non fosse dei migliori la salita è stata comunque piacevolmente faticosa, un po' perché mi ero ben caricata lo zaino con pala, sonda e ramponcini per allenarmi, un po' perché abbiamo incrociato un gruppetto da Belluno con cui avevamo già avuto qualche scambio di battute quest'estate in rifugio sul Latemar, ma soprattutto perché la traccia fresca (eravamo forse il quarto o quinto - e sicuramente ultimo - gruppo della giornata) su della neve pesante e poco trasformata che faceva sprofondare ancora qualche bel centrimetro ... e alla fine devo ammettere che sono stata contenta della sosta per il pranzo a pochi metri sotto la sottile cresta della cima!






Una volta ristorati, pena il congelamento, ci siamo messi subito in moto per la "conquista della vetta", che ci ha regalato dorate visioni fugaci verso gli Spiz di Mezzodì e il Passo Duran, mentre il Pelmo di fronte e la Val Zoldana sotto di noi lasciavano a mala appena intuire la loro presenza.

Tra l'altro ho scoperto che il cimozzo nella direzione opposta rispetto alla forcella - ornato da alberi ed una centralina elettrica - che avevamo raggiunto la volta precedente, sebbene più alto di un paio di metri, non era nemmeno la vera cima dello Spiz!




Dopo qualche foto di rito siamo scesi velocemente, tagliando i tornanti con un po' di "freeride", affondando goduriosamente fino al ginocchio nella neve soffice mentre il cielo sembrava volersi schiarire.Ed infatti all'ennesima svolta nel bosco ci si è aperto d'un tratto il sommo spettacolo delle creste del Civetta e subito dopo del Pelmo che si liberava man mano dalle nubi e risplendeva solenne al sole.











Con questo splendore negli occhi e nel cuore, rilassati dalla giornata appena trascorsa, siamo rientrati chiaccherando allegramente verso valle, giusto in tempo per goderci le luci del tramonto.



E la prossima volta speriamo nel bel tempo dall'inizio alla fine!





lunedì 12 gennaio 2015

Tempo di M...armolada


Mentre parti per l'ennesima esercitazione c'è una parte di te che cerca di ricordare la procedura  ... trasmissione, ricerca, cancelletto, telefonata, ricerca vista-udito, ricerca a greca, ricerca a pettine, punti di accumulo, linee di trasmissione, ricerca a croce, sonda, chiocciola, pala, scavo a valle, vie aeree ... e spera di non ripetere gli errori della volta precedente (ma ce ne saranno sicuramente altri) e soprattutto prega per non dover mai e poi mai mettere in pratica quello che sta cercando di imparare.

Dietro alla parte che sta cercando di concentrarsi ce n'é un'altra che invece pensa a quanto si stava meglio nel proprio letto - almeno fino all'alba - magari a coccolarsi un po' al caldo e alla sua - conosciuta, programmata ed ispezionata - tranquillissima escursione di inizio stagione.
E mentre parti quella parte si chiede per la millesima volta cosa diavolo ci sta facendo in mezzo ad una bufera di neve a -10 o giù di lì, con raffiche di vento che ti piegano a terra, con il viso paonazzo, le mani quasi insensibili e gli alluci semicongelati ...

Poi basta una cresta sbuffante di neve fresca appena illuminata dal sole ...


















E poi ci sta pure riscaldarsi gli animi con un buon rosso ed un ottimo pranzo (o cena vista l'ora?) tutti insieme in una bettola spersa.
E perché no ... farsi pure una cantata in allegria!