martedì 5 settembre 2017

Fruts e Sbilfs


A dire il vero il programma per il fine settimana era di più ben alto livello, ma il passaggio di una grossa perturbazione sulle Alpi ha portato in regalo temperature invernali accompagnate dalla prima neve della stagione - e speriamo che questo sia un buon auspicio - che ci ha costretti a rinunciare all'ultimo momento ...
Ma poco male, di destinazioni alternative se ne trovano sempre anche per giornate dal meteo incerto. Anzi, magari sono proprio le occasioni giuste per tirar fuori un'idea di scorta.

E infatti, anche se in versione molto - ma mooolto! - turistica, ne ho approfittato per proporre di andare "ai Piedi delle Carniche" a dare un'occhiata al rifugio De Gasperi.
Per gli amici semplicemente DeGa

Certo, con un meteo così poco invitante, ho dovuto tirar fuori qualche asso per stanare gli uomini ...
Serviva qualcosa che potesse stuzzicare il loro interesse ... ma in fondo non è stato difficile: mi è bastato promettere l'avvistamento di qualche sbilf, qualche folletto, lungo il sentiero ai fruts, ai piccoli, e una buona mangiata (in fiducia) al rifugio ai più grandi.



 

 


Anche se c'erano degli alberi che davvero non avevano bisogno di altre "aggiunte" per sembrare di potersi muovere e parlare da soli, di sicuro i ragazzini si sono divertiti a cercare nel bosco qualche sguardo curioso o qualche altro personaggio strano, oltre che anche a farsi gli agguati da dietro ogni possibile angolo del sentiero.
Come se non bastasse, poi in rifugio hanno trovato un altro piccolo amico, un fantulin chiacchierone e vivace come uno sbilf, che non gli sembrava vero di avere qualcuno con cui giocare e così se li è portati a scoprire tutti gli angoli del "giardino" di casa.




Di sicuro anche noi grandi siamo rimasti molto soddisfatti del bel posto, pieno di spunti per future escursioni, e del pranzo, semplice ma davvero saporito, e poi abbiamo (ho) avuto anche modo di conoscere di persona Omarut, che ci ha raccontato un po' della sua prima esperienza come rifugista al DeGa e soprattutto dei problemi dovuti alla mancanza d'acqua.

Come giornata è stata molto piacevole e tranquilla (per qualcuno pure troppo!), tanto che alla fine ce la siamo presa talmente comoda che siamo riusciti perfino far troppo tardi per allungare ad anello il sentiero di ritorno ...
A me è andata anche bene così, visto che non ho sforzato troppo il piede ancora dolorante, ma non vedo l'ora per tornare per scoprire gli altri sentieri in zona: in fondo questa era giusto una ricognizione in vista di giornate dal meteo più promettente ... e di sicuro non mancheranno!!!

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