lunedì 20 febbraio 2017

Visioni





Con buona pace dei nomi più canonici dell'Arte, posso dire senza alcuna remora che si tratta di una delle mostre più belle che ricordi di aver visto negli ultimi anni.
Sarà il suo inconfondibile cromatismo o il suo tratto sintetico al limite dell'onirico, sia esso sogno od incubo.
O sarà che - da quando l'ho conosciuto meglio ad un'altra mostra, una quindicina di anni fa - è diventato uno dei miei artisti preferiti.
Oppure, forse, sarà perché é un artista, un uomo, che scava nelle ombre del suo animo cesellando immagini, visioni archetipe che portano alla luce frammenti d'anima di chi vi si (ri)specchia ...







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