martedì 7 febbraio 2017

Regalo


E poi all'improvviso la bassa pressione ...
Dopo esserci abituati ai cieli azzurri degli ultimi mesi, nel giro di neanche ventiquattro ore, in pianura, ci siamo ritrovati affondati in una bella nebbia densa e umida, fortunatamente (?) lavata via dalla pioggia già dopo un paio di giorni. Alla faccia del "non esiste più la mezza stagione"!

E noi io, allora, lì a sbirciare ogni momento possibile bollettini meteo e webcam ...
Sì perché dopo la ricognizione, c'è da pensare all'uscita con il Gruppo. E margine per l'improvisazione qui non ce n'è molto.
Nel frattempo però, l'arrivo, ormai quasi insperato, della neve - e con lei il desiderio di riuscire a togliere le ragnatele dalle ciaspe - ci aveva messo subito addosso una certa frenesia (arrivando persino ad ipotizzare un cambio programma), ma poi, risaviti dall'euforia del primo momento e fatte le debite valutazioni sulla neve che avremmo potuto trovare, alla fine ci siamo rassegnati ad un'escursione "leggera", lasciando anche stavolta le ciaspe a casa.

Così, partiti nel grigio mattino dell'Altipiano, pestando con entusiasmo la poca neve fresca, siamo saliti di buona lena fino al Forte Interrotto, dove un timido sole ci ha accolto e poi confortato durante la visita dei ruderi.









Ripartiti nel bosco, mentre il cielo si faceva sempre più lattiginoso, abbiamo raggiunto la selletta alle pendici del Mosciagh mentre i primi fiocchi di neve cominciavano a cadere.
Scesi in breve alle radure, sono poi riuscita ad approfittare del momento di pausa - mentre tutti, come animali selvatici, si mettevano al riparo sotto alle chiome degli alberi - per allontanarmi dal Gruppo e concedermi una veloce visita ai cimiteri, completamente trasformati nella loro solitudine dalla neve.







Restituita la pace del silenzio ai boschi, abbiamo proseguito nel nostro itinerario, mentre l'incertezza del primo momento per il cambiamento meteo si trasformava velocemente in un grande entusiasmo.
E non solo nei ragazzini!
Ed in effetti trovare una finestra di cielo tra le punte degli alberi per starsene col naso all'insù ad osservare i fiocchi cadere è stata una vera gioia ... mi sono sorpresa ad essere felice come una bambina che riceve insieme i regali di Natale, Pasqua e compleanno!
Peccato aver potuto godere di questo momento solo per qualche istante ... in fondo avevo sempre un Gruppo da dover guidare lungo il rientro!









Una delle cose che mi piacciono di più della Montagna, così come in generale dello stare all'aria aperta - diciamo pure nella Natura, senza voler esser bucolica - è che ogni volta è diverso.
Cambia meteo, cambia stagione, cambia paesaggio. Cambiamo noi e le nostre sensazioni, le nostre emozioni ...
Anche a voler rifare lo stesso percorso infinite volte, ogni volta è un dono nuovo.



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