venerdì 30 settembre 2016

Pronti, via ...


"E tu quando te ne vai?"
Non penso nemmeno. Sparo: "2020".
Il collega - due anni alla pensione - pensava di sfottere lui, ma si è trovato bruciato.

E' l'ultimo giorno di settembre. Un settembre caldo che sembra ancora estate. 
Favori del cambiamento climatico globale in cambio di primavere ormai inesistenti.

E' l'ultimo giorno di lavoro di una collega. 
Dopo un anno e mezzo ha finito la sostituzione di una maternità e da lunedì comincia da un'altra parte. Ma lei vivaddio è giovane e può anche permetterselo. 

Se ci penso dieci anni fa, quando avevo anch'io la sua età, ho cominciato esattamente nello stesso modo. Solo che poi mi hanno prorogato il contratto e alla fine sono rimasta. 
Devo ammettere che un po' la invidio. E questo mi brucia.
Ma forse quello che mi dà più fastidio è il fatto di essermi adagiata sul comodo e non aver seguito prima i miei sogni. Già ma alla fine per andar dove? E soprattutto: per campare come??
Non ho forse già rinunciato abbandonando la promettente carriera da topo d'archivio ...

Nel frattempo ho fatto, disfatto e rifatto casa (e vita), così mi ritrovo quasi alla soglia degli anta che ancora non so bene cosa voglio fare (o essere) "da grande" ...

In realtà ci penso e c'ho già pensato. E so che - nonsobeneancoracomequando - voglio cambiare. 
Almeno per quanto riguarda il lavoro.
Sono una Strega e ormai ho espresso una volontà. O se vogliamo chiamarlo desiderio ...
So bene che una volta lanciato il sasso nello stagno stellato delle energie cosmiche prima o poi arriverà qualche onda al bordo, il silenzio siderale sarà violato da una stella ... e insomma staremo a vedere che succede. Che mica è detto che poi sia così facile ed indolore. 

Ma tant'è ... sono una Strega. E credo che nel destino uno ci metta parecchio del suo, basta solo volerlo.


Via Lattea



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