giovedì 28 dicembre 2017

UlTiMi


E così anche Natale l'abbiamo archiviato. 
Colazioni, panzi, cene. Fatto. Auguri, regali, panettoni. Fatto!
Certo che, anche se quest'anno mi sembrava di aver preso il giusto abbrivio con lo spirito natalizio, il cancan lavorativo degli ultimi giorni - come sempre, tutti gli anni - è riuscito, come si suol dire, a guastarmi le feste.
Che poi, nonostante la sovrabbondanza di cibo (ancora tutto da "smaltire"), trovo comunque sempre molto piacevole il ritrovarmi in famiglia attorno ad un tavolo. Anche quando il "doppio turno" rende la cosa davvero impegnativa ...

Per fortuna domenica (ma quanto si sta presto a perdere il conto dei giorni?!) abbiamo fatto un giretto in quota. Se non altro avremo bruciato preventivamente qualche decina di calorie delle migliaia ingerite a Natale. Forse ...
In effetti si è trattata di una tranquilla passeggiata, senza nemmeno il peso delle ciaspe visto che la neve rimasta era ben poca e, date le temperature, pure marza, dove non ghiacciata.
Ad ogni modo è stata molto piacevole e soprattutto molto panoramica.
Che il Caregòn da questo lato non l'avevo ancora mai visto, o almeno non così da vicino, e devo dire che incute davvero un certo rispetto, oltre che emanare un grande fascino con le sue incredibili forme.

 

 




 
 


 

 



 











Ma quello che forse mi ha colpito ancor di più e scoprire un minuscolo paese abbarbicato ai monti - Zoppé - lontano da tutto, ai limiti del versante zoldano ma di appartenenza cadorina, in barba allo spartiacque. 
E poi come sempre rimango affascinata dalle antiche tracce dell'uomo e mi immagino tempi vicini, ma ormai lontani, se non del tutto persi, in cui si viveva la montagna in modo molto diverso da oggi.

Però la tentazione di riassaporare un po' di quelle tradizioni ci è rimasto addosso, così per cena ci siamo riscaldati preparandoci dei casunziei. E, nonostante l'inesperienza e qualche variante sulla ricetta originale, direi che come primo tentativo sono venuti anche buoni!
Un piatto tutto sommato leggero, giusto per la Vigilia, prima della maratona culinaria natalizia ...




Anche per martedì l'idea iniziale era quella di fare un giretto "digestivo", ma svegliati tardi - un po' per l'eccesso di libagioni, un po' per il meteo poco invitante - alla fine abbiamo preferito pigreggiare in casa per il resto della mattinata.
Salvo poi deciderci ad uscire a prendere una boccata d'aria - umida! - per andare a visitare un vicino borgo prealpino famoso per il numero di presepi esposti.


Diciamo che magari avrei preferito una giornata di buon tempo per poter fare un'ultima uscita in montagna, ma se non altro mi sono tolta una curiosità.


Però ora che siamo proprio arrivati agli ultimi giorni dell'anno non resta che pensare a preparare le valigie e predisporre gli animi al viaggio, al "fluire degli eventi, liberi da aspettative" ...




Nessun commento:

Posta un commento