martedì 3 febbraio 2015

Day and Night


Giornata e – complice la luna quasi piena – nottata con le ciaspe ai piedi davvero intensa.
Intensa e  dannatamente fredda.

Sabato mattina, ore 8:00 (salvo qualche ritardatario recidivo), siamo partiti in cinque - in anticipo sul resto del gruppo - verso Passo Staulanza con l’obbiettivo di sfrutare a pieno la splendida giornata di sole e la neve appena caduta, ma anche di bruciare qualche caloria in anticipo sulla serata …
Lasciata le auto all’ombra dei -10 nel parcheggio del Città di Fiume, siamo saliti passando sulla neve ancora intonsa nel bosco, poi, sbucati sulla strada appena sotto il rifugio, siamo usciti al sole, che finalmente ha cominciato a scaldarci e ci ha dato la sferzata d’energia necessaria per proseguire fino a forcella Roan. Qui ci siamo goduti un panorama a 360° a dir poco grandioso (Pelmo, Civetta, Pale, Marmolada, Lastoni di Formin, Croda del Lago, Sorapis, Antelao ... tanto per dirne alcune) e ci siamo divertiti a farci foto in tutte le pose possibili, prima di cominciare a congelare e decidere di rimetterci in movimento.
Alla fine abbiamo raggiunto il rilievo appena accennato del colle Roan, a pochi metri dalla forcella, dove ci siamo concessi un veloce spuntino in compagnia prima di rientrare.













Ma questo è stato solo un breve giro di riscaldamento, visto che alle 16:00 avevamo appuntamento a Passo Staulanza con gli oltre 70 partecipanti alla ormai consueta ciaspolata notturna sezionale.
In buona parte gente mai vista e che difficilmente si rivedrà (o che non si vorrebbe rivedere) in montagna, ma anche molti amici con cui si sono condivise già parecchie avventure. Come si dice ... tutti assieme appassionatamente per una “passeggiata” al chiaro di luna con ricca cena in rifugio.


Abbiamo cominciato a pestar neve che gli ultimi raggi di sole verso il Civetta cominciavano a colorare il cielo, mentre alle nostre spalle il Pelmetto si era già ornato di una ancor più civettuola luna sulle ventitré. Poi, tra le prime pallide ombre misteriose e le luci surreali dei cannoni sparaneve e degli enormi gatti sulle piste da sci, siamo saliti in fila silenziosi verso il rifugio.
L’impegno mattutino, con il dispendio di energie dovute in gran parte al freddo, salendo si è fatto sentire parecchio: all’ultima e più ripida rampa sulle pista ormai ero senza forze e con i profumi che già arrivavano dalle cucine mi mancava poco ad avere le allucinazioni!
Un po' alla spicciolata, verso le 19:00, siamo arrivati in rifugio, così abbiamo finalmente potuto sederci al caldo nel ristorante, con l’unica preoccupazione di riuscire a finire tutto quello che ci veniva servito, mentre vino, chiacchiere e risate scorrevano abbondanti. Poi, una volta finita la cena e sistemati i conti, ci siamo bardati di nuovo contro il freddo e siamo scesi tranquillamente al Passo, tutti contenti e pieni di cibo.








Sebbene ne mancasse ancora uno spicchietto, la luna era davvero spettacolare e la sua luce bianca riflessa dalla neve candida rendeva del tutto inutile la pila. Il freddo poi amplificava e rendeva nitida ogni cosa ... sarebbe bastato allungare una mano per toccare le stelle!
Se solo ci fosse stata meno gente sarebbe stato di un romantico commovente ...
Qua e là, improvvisando i bastonicini come cavalletto mi sono concessa ancora qualche scatto stellare prima di arrivare alle auto, giusti giusti per la mezzanotte.




Ormai non sapevo più se ero più piena, infreddolita o stanca ... ma di sicuro soddisfatta!

Col dei Baldi #2


... e per continuare a sognare ...

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