domenica 29 giugno 2014

Continuità


 
Un anno ormai ...
Tanto è passato da quando ho aperto stabilmente queste pagine ...

Prima di decidermi ci ho pensato ... ho fatto pure qualche tentativo ... ma poi sono dell'avviso che le cavolate sia meglio farle subito, senza pensarci troppo, prima di ravvedersi e cambiare idea. Ho vissuto per tanto (troppo!) tempo di cose non fatte e così, ad un certo punto, ho deciso di cominciare a farmi un po' meno paranoie e provare a cambiare o forse, a pensarci bene, a provare ad essere un po' più me stessa ... 

Non so ancora dare un vero senso a questo blog (serve?): è nato semplicemente come un'esigenza personale di mettere nero su bianco le mie sensazioni in un momento buio in cui avevo bisogno di riprendere le coordinate della mia vita.
Pensare che, sebbene abbia sempre preferito la parola scritta molto più della parola detta, da ragazzina non ho (quasi) mai tenuto un diario: odiavo (e tuttora, se ci ripenso) l'idea che qualcun'altra andasse a leggere cose che erano solo ed esclusivamente mie, per poi magari rinfacciarmele (e dai, a tredici anni chi non ha mai scritto idiozie?!).
D'altra parte in questa società aliena(ta), in cui i rapporti interpersonali sembrano ormai completamente compromessi, se non hai almeno un blog e una mezza dozzina di profili sui vari social sembra quasi che non esisti ... e quindi - ma sì dai - facciamoci sto blog!
Anche se cercavo un loco che servisse anzitutto a me, per metterci dentro un po' di tutto senza farmi troppi problemi (diversamente da quanto mi consento di fare su altre pagine), dove potermi sentire un po' più libera di esprimermi anche senza la necessità di dare un senso profondo a ciò che faccio-dico-penso  - in genere poco ma ben confuso, ma spero anche non solo "apro la bocca (pigio i tasti) e gli do aria" - e sicuramente senza sognarmi nemmeno di avere profondità di pensiero, elevazione d'animo ed intensità poetica di certi brani luminosi e potenti scritti in punta d'ala di farfalla ... alla fine ho scoperto che non mi dispiacerebbe neppure condividere idee ed emozioni con gli altri, regalare un'immagine o una sensazione ... 
Oppure dare una chiave in mano a chi ...   

Comunque quello che vorrei è soprattutto un luogo dove poter raccontar-mi (a me stessa), senza obbligo di mantenere ruoli precostituiti, senza le maschere dietro a cui tendo costantemente a volermi proteggere (confesso che sono recidiva) ... un luogo dove poter raccogliere i tanti pezzetti multicolore di me, così come vengono, e provare a dargli un minimo d'ordine ... un luogo dove inchiodare pubblicamente anche tutte le mie ombre oscure di piccola strega malefica e senza cuore, che non si risparmia di rendere la vita difficile agli altri.

E magari capirmi un po' di più. 

E magari anche diventare una persona un po' migliore ...



Jackson Pollock


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