venerdì 3 agosto 2018

Plan


Fatica! Fatica!! Taaanta fatica …
E proprio quando non ne hai più arriva il momento in cui invece dovresti mettercene di più …
Queste ultime settimane stanno scappando via fin troppo veloci per poter star dietro a tutti gli impegni ed imprevisti, ma le giornate sono talmente tirate che spesso sembra di non arrivare mai a sera.
Ed i fine settimana non sono tanto da meno.

Sabato mattina, partiti presto, e comunque con troppe poche ore di sonno (di sicuro alla prossima cena aziendale mi guarderò bene dal sedermi a fianco al collega alpinista friulano, che voleva allenarmi alla vita da rifugio a son di riempirmi il bicchiere di vino), abbiamo impostato la rotta verso le lontane valli di Andreas Hofer, per noi del tutto sconosciute.
Arrivati finalmente al paesino da presepe di Plan/Pfelders, tempo di prepararci e prendere un doveroso caffè, abbiamo cominciato la lunga salita al Rifugio Plan/Zwickauer Hütte, già ben visibile poco sotto la linea dei tremila.

Dopo un primo tratto, piacevole sebbene fosse sotto un sole impietoso, verso metà percorso, abbiamo raggiunto un bel balcone panoramico sulla Vallée e lì  ho cominciato ad avere qualche difficoltà per colpa del sonno: ad ogni scalino di roccia avevo il timore di inciampare e finire di sotto ... 
Avrei dato qualsiasi cosa pur di avere un caffé!!!
Per fortuna, nel complesso, il sentiero era regolare e privo di difficolà, anche se ovviamente, una volta passata la crisi mistica di sonno, ha cominciato a farsi sentire la quota: le ultime centinaia metri di dislivello le ho fatte in quindici comode rate!
















Dopo un lungo sonno ristoratore, immersi in nuvole ostinate, abbiamo cominciato a salire un po' verso la vicina Cima delle Anime, peccato che non appena siano cominciati i primi passi in arrampicata, constatata l'ariosità (anche se oggettivamente di bassa difficoltà) del tracciato lungo uno spigolo, abbia preferito ritornare sui miei passi e poi rientrare semplicemente a valle.
Le mie capacità da alpinista sono davvero scarse!!!













Diciamo che questo, con la trasferta in Austria facevano parte dei “compiti per casa” relativi all’acclimatamento per il viaggio.
Ora rimane solo di arrivare a fine settimana con il lavoro, comprensivo di trasloco degli uffici – caos cosmico! – e preparare il saccone da spedizione (detto alla Fantozzi) … che, a ripensare a tutti gli ultimi dettagli, la lista delle cose da fare sembra allungarsi sempre di più!

Non vedo l’ora di essere in aeroporto, salire sull’aereo, annullare tutti i pensieri e finalmente tirare il fiato., che poi durante il trekking le principali preoccupazioni saranno solo camminare e idratarsi …



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