Misurare infiniti passi lungo le creste a confine con il cielo - un cielo quasi sempre grigio, pesante e tormentato - ed osservare le mille tonalità dei licheni che colorano le rocce scure ...
Vagare - soli - attraverso un altipiano di sconfinati silenzi e potersi concedere il tempo per incantarsi di fronte a tutto ciò che, in questo regno primordiale, è segno di vita: ogni più piccolo fiore, traccia animale, rivolo o pozza d'acqua ...
E poi ancora ritrovare i segni degli uomini ed infilarsi nelle postazioni della prima linea italiana come se fosse (stato) un gioco ...
Se teniamo conto della posizione di cresta e la quota (oltre i 2500m) potrebbe anche essere una AltaVia, come tante altre sparse per le Alpi, ma - dopo che ho portato i miei scarponi su questa traccia - mi sembra un nome adatto solo ad attirare i turisti - e anche me all'inizio, confesso - e che, se proprio vogliamo definirlo diversamente, il Troi de la Mariota potrebbe essere piuttosto una LungaVia ...
A fronte dei poco più di 700m di dislivello (cima esclusa - sfortunatamente!), l'anello che parte dal Passo SanPellegrino e fa il giro completo del JuriBrutto (Gereburt), lungo la catena di roccia vulcanica di Cima Bocche, si sviluppa per ben quasi 18km ...
E non che non lo sapessi che sarebbe stata lunga ...
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