mercoledì 13 maggio 2015

Lavori in Corso #1 - Kras


Stavolta il weekend è stato proprio un tour de force, denso denso di novità: posti, persone (anche se "il mondo è piccolo") e nozioni ... da stramazzare al suolo con il fumo che ti esce dalle orecchie (e non solo per l'improvvisa ondata di caldo ferragostano)!
Il motivo di tanto impegno è che - beata incoscienza - ne ho combinata un'altra delle mie e, vista l'enormità di tempo libero a mia disposizione, ho pensato bene di iscrivermi ad un nuovo corso ...
Stavolta niente meno che per l'abilitazione ad Operatore Naturalistico Culturale regionale CAI ... e dai che si va con la collezione di "patacche" !

Così, sabato mattina, sola soletta con la mia macchinina (ma per il prossimo appuntamento auspico di trascinarmi appresso anche la Comare), mi sono lanciata in questa nuova avventura in lande pressoché sconosciute: il Carso (o meglio Kras ... a seconda di da che parte lo guardi!).
Più precisamente, la prima tappa è stata Doberdò del Lago.


Do-Ber-Dò. Mi è sempre piaciuto come suona.
Da un lato a orecchio mi ricorda un po' dobro, una delle pochissime parole slovene che conosco. Dall'altro mi sembra quasi l'inizio di un abracadabra ... 
Ed in effetti qualcosa di magico c'è in questo luogo, dato che ad apparire e scomparire è niente meno che ... il LAGO! Certo il mistero si svela facilmente se si pensa che la natura calcarea del sottosuolo ben si presta a questo tipo di fenomeno. Ad ogni modo, contrariamente a quanto speravo, non c'è stata nemmeno l'occasione di andare a visitare quel poco di pozzanghera attualmente presente ...
Infatti, a parte qualche boccata d'aria tra una lezione e l'altra, durante le quali ci siamo goduti il piacevole panorama dall'altro verso il mare (con tanto di spettacolo temporalesco serale), l'unica cosa che abbiamo visto per tutto il giorno è stata la stanza del corso con le sue scomodissime sedie.




Fortuna che almeno alla sera dopo cena, una volta presa un po' di confidenza gli uni con gli altri, ci siamo concessi una passeggiata fino al paese dove abbiamo preso d'assalto uno dei rarissimi locali aperti nei dintorni e - dietro suggerimento di uno del gruppo più edotto negli usi e costumi indigeni - ci siamo gustati un pelinkovac ... che va bene acculturarsi, ma non si devono trascurare certi piaceri conviviali ... e poi ci voleva proprio un digestivo, dopo un intero pomeriggio dedicato alla geologia (per me comunque "sassi") !



Domenica mattina invece, con la promessa di una giornata di sole caldo e cielo limpido, ci siamo spostati ad Aurisina/Nabrežina per un giro didattico in ambiente.
Penso sia stata una delle escursioni più impegnative degli ultimi anni: quasi 7 ore per fare meno 11 km e forse 300m di dislivello ... praticamente una processione!
In compenso ci siamo fermati ad osservare attentamente ogni "sasso", lichene (e giuro che esiste qualcuno che potrebbe parlarne per ore!), vegetale (erbaceo, arbusto o alto fusto che fosse), animale (fortunatamente scappati quasi tutti al nostro sopraggiungere), fenomeno meteorologico, cavità naturale, elemento antropico storico o contemporaneo (castellieri, chiese, muretti a secco, trincee, coltivazioni e casite, tanto per dire) ...
E questo giusto per fare un breve sommario.






















Di sicuro, oltre all'enorme quantità di nozioni che abbiamo cercato di assimilare avidamente, abbiamo potuto conoscerci un po' meglio e soprattutto, sul filo di una sottile competizione, abbiamo cominciato anche a "prenderci le misure" a vicenda sulle specifiche competenze.
C'é chi di "sassi" ne sa come se fosse stato presente fin dal momento dell'orogenesi (eh!), alcuni che conoscono le vicissitudini della Grande Guerra centimetro per centimetro per tutta la lunghezza del fronte ed altri ancora che riescono a riconoscere un albero anche dall'insetto che ci ronza attorno ...
Per fortuna che anch'io - dal basso delle mie poche nozioni di flora - ho potuto segnare qualche punto a mio favore!

... e comunque, non sarà una passeggiata ...

Nessun commento:

Posta un commento